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Ametista

Il suo nome deriva dal greco "amethystos" che significa non ebbro, da ciò derivano i curiosi miti legati a questa gemma.

L'ametista è la varietà viola delle specie minerale di quarzo, il suo colore viola può essere freddo e bluastro o un viola rossastro a volte indicato come "lampone". I cristalli di ametista si rinvengono essenzialmente all'interno di geodi (cavità interna ad una roccia ignea, di forma tendenzialmente sferica, rivestita di cristalli).

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Questa gemma era costosa quanto il rubino e lo smeraldo fino al XIX secolo, quando furono scoperti i grandi giacimenti del Brasile.
Nel mondo, i giacimenti principali di questo minerale si trovano in Brasile, Uruguay, Madagascar, India, Russia, Messico, USA e Bolivia dove l'ametista e il citrino si trovano nello stesso cristallo. Le gemme, chiamate ametrine, sono per metà viola e per metà gialle.
In Italia piccole formazioni sono state rinvenute in provincia di Trento, Bolzano, Sassari, Grosseto e Torino.
Il suo colore va dalle tonalità rosa pastello fino al porpora scuro e viene prodotto da elementi di ferro. Ampiamente utilizzata in gioielleria, si presta in modo più diffuso nei tagli ovali o di derivazione ottagonale.

Una leggenda mitologica spiega che Ametista era una ninfa dei boschi di cui Bacco, il dio del vino, si era invaghito; ma la fanciulla, per sfuggire allo sgradito corteggiamento, si rivolse a Diana, dea della caccia, che la trasformò in un limpido cristallo. Adirato, Bacco vi rovesciò addosso la sua coppa colma di vino, conferendogli così il suo colore violetto, insieme al potere di proteggere dagli inebrianti effetti della bevanda a lui cara chi indossasse la gemma.

L'ametista è la pietra portafortuna per febbraio e la gemma per il 6 ° e il 17 ° anniversario di matrimonio.

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