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Il Diamante
Si può certamente definire il diamante la gemma tra le gemme. É la pietra più ricercata e la più utilizzata nella produzione di gioielli in tutto il mondo.
L'etimologia del suo nome, trova riferimento nella indomabilità della pietra, gli antichi non conoscevano materia che fosse in grado di intaccarlo e di lavorarlo. In antichità veniva custodito quasi religiosamente dagli sposi, poiché ad esso veniva attribuita la facoltà di accrescere e rendere più duraturo l'amore. I giacimenti di diamante sono diffusi in tutto il mondo ma le regioni considerate prevalenti, su tutte, nella produzione di questa meravigliosa gemma sono l'India e l'Africa meridionale.
Il diamante è composto chimicamente da carbonio puro ed è in assoluto la gemma più dura (10 su scala Mohs) e con l'indice di rifrazione più elevato.
Dell'intera produzione diamantifera bisogna considerare che metà della quantità estratta non è idonea per caratteristiche alla gioielleria e viene dunque utilizzata nel settore tecnico, inoltre, si stima che procedendo con la lavorazione della pietra grezza subisca una perdita di peso circa del 60%. Ne deriva che solo il 20% della produzione di diamanti grezzi viene posta in commercio come gemma.
I professionisti del settore utilizzano un modo sistematico per valutare i diamanti. Il sistema di classificazione sviluppato dal GIA negli anni '50, ha stabilito l'uso di quattro fattori importanti per descrivere e classificare i diamanti: colore, purezza, taglio e peso in carati.


Colore

Come raffigurato la colorazione del diamante viene stabilita attribuendogli una lettere che va da D a Z.
I diamanti sono disponibili in tutte le tonalità, gli esemplari che nella scala colore superano la lettera Z sono definiti fancy (fantasia), in determinati casi hanno un valore superiore persino al diamante incolore. I diamanti che vanno dall'incolore (D) al giallo chiaro (Z) rientrano nella normale gamma di colori. All'interno di tale intervallo, i diamanti incolori sono i più rari, quindi sono i più preziosi. Per stabilire con certezza il colore esatto i diamanti sono classificati in condizioni controllate confrontandoli con diamanti a taglio brillante di colore noto, chiamati masterstones (diamanti campione).
Purezza

Poche cose in natura sono assolutamente perfette. Questo è vero per i diamanti come per qualsiasi altra cosa. I diamanti hanno caratteristiche interne, chiamate inclusioni. La purezza è la relativa assenza di inclusioni e macchie.
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I diamanti classificati Flawless ("perfetto") non presentano inclusioni o imperfezioni visibili se esaminati a 10 ingrandimenti (10X).
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I diamanti classificati VVS presentano piccolissime inclusioni molto difficili da individuare esaminati a 10 ingrandimenti (10X).
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I diamanti classificati VS presentano piccolissime inclusioni difficili da individuare
esaminati a 10 ingrandimenti (10X).
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I diamanti classificati SI presentano minute inclusioni visibili a 10 ingrandimenti(10x), ma non ancora visibili ad occhio nudo quando si osserva attraverso la corona.
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I diamanti classificati I (piquè) presentano minute inclusioni visibili ad occhio nudo quando si osserva attraverso la corona.
L'importanza relativa di ogni fattore varia da diamante a diamante.
Ad esempio, un'inclusione sul lato di una pietra ha un impatto minore sulla purezza percepita rispetto all'inclusione della stessa dimensione situata al centro della tavola frontale.
In questo caso, la posizione è probabilmente il fattore determinante.
Taglio
Quando un diamante interagisce con la luce, ogni angolo e ogni sfaccettatura influisce sulla quantità di luce restituita all'occhio. Questo è ciò che gli conferisce il suo aspetto.
Le proporzioni di un diamante determinano il rendimento della luce quando entra al suo interno.
I diamanti con proporzioni diverse e una buona lucidatura restituiscono maggiormente la luce e risultano luminosi, colorati e scintillanti.
Come regola generale, maggiore è il grado di taglio, più luminoso è il diamante.
Il termine "taglio" può anche descrivere la forma di un diamante lavorato.
Le forme differenti dal taglio brillante rotondo sono denominati tagli fantasia.
Quest'aspetto è evidenziato dal listino Rapaport che si divide in due: uno in riferimento a tutti i diamanti che possiedono un taglio a brillante (Rapaport round) ed il secondo, in riferimento a tutti i tagli differenti dal brillante e che vengono definiti fantasia (Rapaport pear).
Se desidera aver maggiori dettagli in merito alle tipologie di taglio del diamante clicchi qui
Carati

Anche le persone che non hanno mai acquistato un diamante sono abituate all'idea che peso e prezzo siano correlati. Comprendono che un diamante più grande è probabilmente più prezioso di uno più piccolo. Ma ci sono due fattori che spesso sorprendono le persone quando iniziano ad approcciarsi all'affascinante mondo dei diamanti.
Il primo è la precisione con cui vengono pesati i diamanti. I pesi dei diamanti sono espressi in carati metrici, abbreviati in "ct". Un carato metrico è due decimi (0,2) di grammo.
Il carato metrico è diviso in 100 punti. Un punto è un centesimo di carato.
Si dice che un diamante che pesa 0,80 carati pesa "ottanta punti".
La relazione tra rarità, peso e valore può essere sorprendente, perché un diamante da 1 carato vale, diciamo, $ 10.000, mentre un diamante da 2 carati di qualità simile potrebbe valere $35.000.
È davvero un concetto semplice: i diamanti grandi sono più rari dei diamanti piccoli.
Quindi una pietra più grande non costa solo di più, costa di più per carato. Un diamante da 1 carato pesa come quattro diamanti da 0,25 carati. Ma anche se tutti gli altri fattori di qualità sono uguali, il diamante più grande vale molto di più della somma dei quattro diamanti più piccoli.
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